Economia: manifattura in recessione, ma i servizi reggono
I dati riportati dalle principali istituzioni di ricerca mondiale delineano un quadro preoccupante: come si può osservare dal grafico degli indici globali dei direttori degli acquisti, nel 2019 l’economia sta attraversando un periodo di significativo rallentamento, a causa soprattutto della recessione manifatturiera.
Si ricordi che l’indice PMI (Purchasing Managers’ Index) si tratta di uno dei principali indicatori che attraverso un valore numerico ben preciso ci spiega l’andamento dell’economia. Se il valore è superiore alla soglia di 50 punti, significa che ci troviamo in una fase di espansione economica, invece se è inferiore siamo in contrazione. E come si accennava prima, si sta delineando un quadro preoccupante sul settore manifatturiero, in quanto il valore del PMI si posiziona al di sotto della soglia prima menzionata (si veda linea in rosso). Da un lato negli Stati Uniti abbiamo visto un forte rallentamento dell’industria nel mese di Settembre, che ha portato ad una significativa débâcle sui mercati azionari. Mentre dall’altro, in Europa la locomotiva tedesca continua a soffrire: secondo le stime del governo nel 2020 l’economia salirà meno del previsto, con il tasso di crescita che dovrebbe passare da una precedente previsione dell’1,5% all’1% circa. Ma riprendendo l’osservazione del grafico, si veda l’indice PMI composito (in verde), che considera anche l’andamento del terziario: esso si attesta a 51,2 punti, quindi sopra la soglia. Il motivo è legato proprio al dato PMI (in blu) che fa riferimento ai settori dei servizi, che stanno ancora crescendo. Ed è qui che vogliamo porre un focus importante, che riguarda il peso del settore dei servizi sul PIL globale, che è circa due terzi rispetto a quello manifatturiero. Ciò significa che finché il settore terziario non crolla, la manifattura, nonostante sia in una momentanea recessione, può ancora reggere l’impatto della congiuntura economica negativa. Si consideri pertanto che in un tale contesto è molto complesso attuare un’adeguata strategia di portafoglio.
La volatilità sui mercati è alta e le prospettive economiche non sono delle migliori. Tuttavia, esistono ancora dei settori a cui appartengono aziende con profitti ancora in crescita per i prossimi mesi, come possono essere ad esempio quelle che si focalizzano sullo sviluppo della tecnologia in campo medico. Pertanto, risulta opportuno individuare tali aziende ed inserirle in portafoglio, sempre ragionando in un’ottica di medio-lungo periodo e cogliendo nel contempo le discese di mercato come buone finestre di ingresso dell’investimento.
Fonti: Notz Stucki Research, Bloomberg, indexmundi.com
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Nota settimanale 18 10 2019
- Panoramica macro
- Economia: manifattura in recessione, ma i servizi reggono
- Mercati emergenti