Mercato obbligazionario globale
La Federal Reserve ha innescato il rialzo dei tassi: mercoledi 25 Settembre la FED, sentito il FOMC (il braccio esecutivo della banca centrale), ha confermato il terzo rialzo dei tassi per il 2018, lasciando intendere che a dicembre potrebbe verificarsi il 4° rialzo dell’anno. La Fed ha potuto portare i tassi nel range 2% – 2.5% grazie ad un PIL che dovrebbe crescere per il 2018 al 3.1% e del 2.5% per il 2019. Tali rialzi però hanno avuto effetti decisamente negativi sulle obbligazioni dei paesi emergenti: le obbligazioni asiatiche hanno perso il -2.7% da inizio anno, mentre quelle dei paesi emergenti, espresse dall’indice (in azzurro) JPM EM Local currency ha perso oltre l’11% da inizio anno. Anche le obbligazioni europee hanno subito una considerevole caduta dei prezzi, sia per effetto indiretto del rialzo dei tassi di interesse, sia per la fine del QE, che per un maggiore premio per il rischio richiesto dagli investitori per acquistare obbligazioni bancarie e governative dei paesi del Sud Europa. Gli unici segmenti di mercato che registrano performance positive da inizio anno sono le obbligazioni High Yield US e le obbligazioni convertibili (anche europee).
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Mercati nota settimanale – 28 09 2018
- Panoramica Macro
- Mercato obbligazionario globale
- Petrolio ai livelli massimi dal 2014
- Le dichiarazioni di Draghi fanno impennare l’euro