Azionario USA: perché può essere ancora attraente?
Nonostante poco più di un anno fa si registrò uno dei crolli più violenti e veloci della storia, oggi i principali indici borsistici americani hanno segnato un soddisfacente recupero, continuando oltretutto a registrare nuovi record. Se osserviamo i rendimenti dell’S&P 500, ad esempio, vediamo performance a doppia cifra sia per il 2020, che per il 2021.
Lo scorso anno, infatti, il listino ha realizzato un +16% circa, mentre quest’anno, al 6/5, un +12% circa. In particolare, abbiamo due elementi che ne hanno guidato prima il recupero e poi la crescita. Innanzitutto menzioniamo le immense politiche economiche, sia fiscali, di recente ampliate da un ulteriore piano fiscale di $1800 miliardi proposto dall’amministrazione Biden, che monetarie, con il programma di acquisto titoli per 120 miliardi al mese governato dalla FED. In secondo luogo, possiamo osservare il potenziale di utili offerto dall’area USA, che negli ultimi giorni viene confermato dai buoni risultati trimestrali pubblicati dalle aziende. In particolare, secondo quanto riportato da alcuni report specializzati, tra le società quotate nell’S&P 500 che oggi hanno rilasciato gli utili (più della metà al momento), ben l’86% ha battuto le stime degli analisti. Tuttavia, le azioni di tale indice sono anche quelle che presentano i multipli più elevati su base globale: il rapporto prezzo sugli utili atteso nei prossimi 12 mesi risulta pari a 22x circa, al di sopra della media degli ultimi 10 anni pari a 16x. Tuttavia, possiamo approfondire l’analisi esaminando le valutazioni di mercato su base relativa. Per una maggior chiarezza, guardiamo il grafico rappresentato. La linea tracciata in grigio rappresenta il premio per il rischio azionario (c.d. Equity Risk Premium), ovvero una stima basata su modelli finanziari che, prendendo in considerazione flussi di cassa, utili e dividendi, esprime quanto extra-rendimento l’investimento azionario (in questo caso, l’S&P 500) possa essere potenzialmente in grado di generare rispetto ad un asset considerato privo di rischio (in questo caso, il Titolo di Stato USA, con scadenza 10 anni). Si può notare, pertanto, che con livelli così bassi dei tassi di interesse sul comparto obbligazionario, il premio per il rischio azionario risulti al di sopra della sua media storica dal 1985. Dunque, il comparto azionario risulta ancora moderatamente attraente, presentando opportunità in quasi tutti i suoi segmenti. Ad esempio, nel mese di Aprile i titoli Growth hanno largamente sovraperformato i Value (MSCI World Growth +5.22% vs MSCI World Value +2.97%), ma anche tra i secondi ci sono stati grandi performer: ad esempio il colosso della finanza Blackstone è salito del 19,8%, grazie alla pubblicazione di ottimi risultati trimestrali dovuti al successo di alcune operazioni di private equity.
Fonti: Notz Stucki Research, Goldman Sachs Research, Bloomberg, Factset.com
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Nota settimanale 07.05.2021
- Panoramica macro
- Azionario USA: perché può essere ancora attraente?
- Digitale ed economia: uno sguardo al futuro degli investimenti
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