Clean Energy: l’inizio di una nuova era
Per il tema della Clean Energy si preannuncia un futuro molto positivo, trainato da importanti driver di natura regolamentare, sociale ed economica. Quest’ultimi, in particolare, afferiscono rispettivamente agli immensi investimenti promessi dai Governi per la riduzione delle emissioni di carbonio, ad una crescente consapevolezza ecologica nata con la pandemia e ad una maggior efficienza dell’energia offerta dalle fonti rinnovabili.
Dunque, noi abbiamo deciso di cavalcare il trend, in quanto la transizione energetica potrebbe davvero avere luogo, caratterizzandosi per diversi cambiamenti strutturali dell’economia e per l’offerta di molte opportunità per gli Investitori. Si osservi il grafico: entro i prossimi 20-25 anni l’energia sarà generata prevalentemente dall’elettricità e circa 2/3 di essa, secondo le stime di alcuni analisti, sarà prodotta da fonti rinnovabili, tra cui solare, eolico ed idrogeno. Il tema di investimento della Clean Energy, inoltre, pervade molti ambiti settoriali diversi tra di loro, dando la possibilità di costruire un portafoglio solido ed opportunamente diversificato. Noi, a tal proposito, abbiamo identificato un paniere di titoli ponderati con pesi differenziati e suddivisi in quattro componenti di investimento:
- produttori e relativi fornitori della catena di valore: si tratta di una prima componente ciclica rappresentata dal settore industriale, che si occupa della produzione e manutenzione di pannelli fotovoltaici, turbine eoliche e celle a combustibile alimentate a idrogeno;
- efficienza energetica: si tratta di una seconda componente ciclica, composta da aziende che producono materiali per l’isolamento termico degli edifici, illuminazioni a LED per la razionalizzazione dei consumi e smart grid per l’efficientamento intelligente dell’uso di energia;
- utilities: si tratta della componente difensiva, costituita dai fornitori di energia che, in particolar modo, stanno sviluppando un modello di business che beneficerà della transizione energetica a favore dell’elettrico sostenibile, senza però rinunciare alla stabilità dei flussi di cassa;
- Information Technology: si tratta della componente tecnologica che, a fronte della dirompenza della digitalizzazione, non può mancare in un buon portafoglio azionario. Qui troviamo aziende specializzate nella produzione di semiconduttori, nell’elaborazione di software per il design delle celle fotovoltaiche, nell’offerta di servizi cloud e molto altro.
Ad oggi, per concludere, il tema ha ormai assunto una forte visibilità tra gli Investitori e nel primo mese del 2021, sulle basi di un’analisi di performance, il paniere che abbiamo identificato ha largamente sovraperformato l’azionario mondiale: +5,69% vs -0,35% dell’MSCI World (in EUR, al 31/01/2021).
Fonti: Notz Stucki Research, BlackRock Research
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Nota settimanale 05.02.2021
- Panoramica macro
- Clean Energy: l’inizio di una nuova era
- Alla ricerca di rendimento nel comparto obbligazionario cinese
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