I divari nei mercati e nell’economia
Una riflessione sugli effetti della pandemia da Covid-19 ci ha portato ad osservare alcune tendenze in atto sia nell’ambito dei mercati finanziari che nel contesto dell’economia reale. Per quanto riguarda il primo, facciamo riferimento all’enorme divario che la pandemia ha creato in termini di performance, portando ad un rimbalzo dei mercati in modo poco omogeneo.
Da un lato abbiamo il settore tecnologico (trainato principalmente dalle Big Tech) che sta ancora galoppando in modo prorompente nonostante la correzione di Settembre, dato che alcuni titoli hanno raggiunto punte del 60-80%, favorendo il recupero delle Borse americane (soprattutto S&P 500 e Nasdaq). D’altra parte, alcune azioni, soprattutto quelle appartenenti ai settori più colpiti, ovvero finanziari, compagnie aeree o energia, devono ancora recuperare delle perdite ingenti, che in alcuni casi sono maggiori del 30%. Ma gli effetti del Covid non hanno portato divari solo nei mercati, bensì anche nell’economia reale, in quanto la pandemia ha allargato ulteriormente le disuguaglianze economiche: ad oggi, secondo un report recente della FED (Banca Centrale Americana), mentre l’1% più ricco degli americani ha un patrimonio netto di $ 34,2 trilioni, il 50% più povero detiene solo $ 2,08 trilioni di tutta la ricchezza prodotta. E quest’anno le fasce più abbienti hanno potuto contare proprio sulla crescita dei propri asset finanziari. D’altra parte, invece, la pandemia ha colpito le fasce di reddito inferiore, poiché la recessione economica in atto, di fatto, sta portando a perdite di posti di lavoro. Ad esempio il tasso di disoccupazione USA, seppur con qualche miglioramento, ha visto un aumento improvviso quest’anno, dal 3,5% stimato a Febbraio, fino al 7,9% dell’ultimo dato Settembre. Pertanto, su cosa possiamo contare affinché questi effetti della pandemia non provochino dei danni strutturali al tessuto economico e sociale? Certamente l’impulso delle politiche economiche, nonostante sia stato un fattore primario per il rimbalzo dei mercati, e di conseguenza del rally di alcuni settori, ha lanciato un’importante, ma non sufficiente, rete di protezione per l’economia e la portata è stata senza precedenti. Per avere un’idea, si osservi come i Governi quest’anno abbiano annunciato circa 13 trilioni di dollari (USD) di stimolo fiscale, ovvero circa il 15% del PIL globale. Tuttavia, ciò non è stato sufficiente ad evitare la recessione (questa settimana l’OCSE ha confermato una contrazione del PIL mondiale del 4,5%), pertanto le Autorità dovranno continuare a fornire sostegni in modo tempestivo. Ad esempio, nonostante le profonde divergenze ed i diverbi accesi pre-elezioni, sembrerebbe che negli Stati Uniti Repubblicani e Democratici stiano per raggiungere un accordo per un nuovo pacchetto fiscale che, tra le altre cose, potrà prevedere degli assegni direttamente destinati a singoli individui.
Fonti: Bloomberg, Statista, CNBC
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Nota settimanale 09 10 2020
- Panoramica macro
- I divari nei mercati e nell’economia
- Le opportunitá offerte dalla dispersione sui mercati
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